Oliviero Toscani è un fotografo italiano famoso in tutto il mondo per gli scatti provocatori e di forte impatto emotivo, conosciuti come shockvertising, con cui ha accompagnato diverse campagne pubblicitarie soprattutto per il gruppo Benetton.

Oliviero Toscani: chi è

Oliviero Toscani nasce a Milano il 28 febbraio 1942. Il padre, Fedele Toscani, è stato il primo fotoreporter del Corriere della Sera e da lui il giovane Oliviero eredita la passione per la fotografia. Terminati gli studi al liceo Vittorio Veneto di Milano, Oliviero s’iscrive nel 1961 alla Kunstgewerbeschule di Zurigo (oggi Università delle arti) dove, nel 1965, ottiene il diploma in fotografia.

La carriera di Toscani inizia da subito nella pubblicità. La sua prima collaborazione è con Algida, a cui segue quella con numerose riviste internazionali.

All’attività di fotografo di moda Toscani affianca quella di reporter, testimoniando, con la sua macchina fotografica, l’attualità e la condizione umana. Celebri sono i suoi ritratti a personalità come Don Milani e Lou Reed, Donna Jordan, Monica Bellucci, Mick Jagger, Federico Fellini e Carmelo Bene.

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© Oliviero Toscani
Oliviero Toscani, ritratto a Lou Reed

L’arte di Toscani è sempre più richiesta e il fotografo collabora con importanti brand, tra cui Valentino, Esprit, Chanel, Robe di Kappa, Fiorucci, Prenatal, Jesus, Inter, Snai, Toyota, Ministero del Lavoro e della Salute, Artemide, Woolworth.

Nel 1982 inizia a collaborare con Benetton, marchio per cui cura l’identità, la strategia di comunicazione e la presenza online.

Nel 1990 crea assieme a Tibor Kalman e Karrie Jacobs la rivista Colors che, sempre sotto coordinamento di Benetton pubblicherà trimestralmente fino al 2014.

Nel 1994 fonda con Luciano Benetton il centro di ricerca Fabrica

Il rapporto con Benetton s’interrompe nel 2000 in seguito alle controversie seguite alla scelta di utilizzare i volti di veri condannati a morte per una campagna pubblicitaria.

Nel 2004 fonda La Sterpaia, un laboratorio multidisciplinare sorto con l'obiettivo di formare giovani architetti, grafici, video maker e fotografi.

Toscani ha avuto tre mogli e sei figli. Dal 1996 è attivo politicamente nelle fila dei Radicali e nel 2008 è stato assessore del comune di Salemi in provincia di Trapani.

Oliviero Toscani oggi

Oggi Oliviero Toscani abita in provincia di Pisa assieme alla compagna Kirsti Moseng.

Negli ultimi anni ha ricevuto una laurea ad honorem dall'Accademia di Belle Arti di Brescia (2017) e ha vinto il premio alla carriera dell’Art Director’s Club tedesco (2019), premio che si aggiunge a molti altri ricevuti dagli ADC di tutto il mondo

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© Oliviero Toscani
Oliviero Toscani, Suora e Prete

Dal 2018 ha collaborato nuovamente con il marchio Benetton fino al 2020, anno in cui è stato licenziato a seguito delle controverse dichiarazioni rilasciate in seguito alla tragedia del Ponte Morandi.

Da più di trent’anni è inoltre coinvolto nel progetto Nuovo Paesaggio Italiano contro il degrado dei tesori d’Italia. Dal 2007, infine, è impegnato nel progetto Razza umana, una ricerca volta a fotografare tutte le morfologie ed espressioni dell’umanità

Oliviero Toscani: le fotografie famose

Le foto più famose di Oliviero Toscani sono quelle legate alle campagne pubblicitarie del marchio Benetton.

Le campagne degli anni Ottanta si sviluppavano sui temi dell’uguaglianza e della fratellanza e vedevano raffigurati soggetti appartenenti a paesi diversi o in conflitto tra di loro colti nell’atto di abbracciarsi. Esempi sono Flags (1985) e Globes (1986).

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© Oliviero Toscani
Oliviero Toscani, Angelo e Diavolo

A cavallo tra gli ’80 e i ’90 il tema principalmente trattato fu quello del razzismo. Per affrontarlo Toscani produsse delle immagini che raffiguravano persone, o dettagli di persone, la cui carnagione creava contrasti cromatici di forte impatto visivo. Tra queste opere troviamo la Donna che allatta del 1989, Manette (1989), Angelo e diavolo (1991).

Nei Novanta i concept di Toscani si evolvettero alla ricerca di temi sempre più forti e attuali. L’artista trattò di prevenzione, con l’opera Preservativi (1991); delle guerre che imperversavano nel mondo, Cimitero di guerra (1991), Soldato con osso (1992), Soldato bosniaco (1994); di catastrofi, Alluvione (1992); di AIDS, con le opere AIDS – David Kirby (1992) e AIDS – Facce (1993); di HIV, HIV – Positivo (1993); dei delitti di mafia, Delitto (1992).

Nei Novanta il tema centrale tornò ad essere quello del razzismo. Celebri le due opere Cavalli (1996), che ritrae un cavallo dal manto bianco con sopra un cavallo dal manto nero, e Cuori (1996), che raffigura su sfondo bianco tre cuori, ognuno recante sopra una scritta: White, Black o Yellow.

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© Oliviero Toscani
Oliviero Toscani, Campagna Jesus Jeans

Nel 2000 Toscani curò la campagna che sancì l’interruzione dei rapporti con Benetton. Per essa il fotografo scelse di utilizzare come soggetto dei ritratti che raffiguravano i volti di veri condannati a morte negli Stati Uniti d’America.

Un'altra delle fotografie che fece maggiormente discutere fu quella scelta in occasione della campagna Nolita contro l’anoressia lanciata nel 2007 per il gruppo Flash&Partners. Essa ritraeva Isabelle Caro, una modella francese del peso di 31 chili che accettò di farsi fotografare per sensibilizzare l’opinione pubblica circa la malattia che la affliggeva da circa quindici anni.

L’anno successivo Toscani fece ancora discutere con la campagna realizzata per Donna Moderna e volta a sensibilizzare circa il tema della violenza sulle donne. In questo caso il fotografo scelse come soggetti un bambino e una bambina e li ritrasse senza vesti. Sotto al bambino campeggiava la scritta carnefice, sotto la bambina la scritta vittima.

Oliviero Toscani: l’opera

L’opera di Oliviero Toscani ha da sempre diviso l’opinione pubblica. Le critiche che gli sono state mosse sono principalmente la strumentalizzazione di tematiche d’attualità e l’uso inappropriato di immagini per veicolare determinati messaggi.

I lavori del fotografo sono oggi esposti alla Biennale di Venezia, alla Triennale di Milano e nei musei d’arte contemporanea di tutto il mondo.